I primi

Si esegue come una classica pasta aglio e olio, solo che in ultimo al soffritto di aglio si aggiunge l'uovo di tonno grattugiato e il prezzemolo.
Quando la pasta è sul piatto condita spolverare con il pangrattato tostato.




La prima fase di lavorazione del cuscus è l' "incocciata" e cioè la trasformazione della semola con l'ausilio dell'acqua in piccoli grumi rotondi un po' più grossi del semolino che si trova in commercio. Occorre all'uopo la "mafaradda" ossia una zuppiera di terracotta bassa e larga, dove si versa la farina in piccole quantità.
Sarà necessario versare sulla semola, con la mano sinistra, un filino costante d'acqua e cercare intanto di amalgamarla pressandola leggermente col palmo della mano destra aperta, con un movimento circolare costante.
Il dosaggio dell'acqua e l'incocciata della semola, sono strettamente legate all'abilità dell'esecutore.
Quando finalmente tutta la semola si sarà raccolta in piccolissimi grumi, si passerà a setaccio il cuscus per togliere l'eventuale sovrappiù di farina e si stenderà su una salvietta ad asciugare. Si passerà, quindi, nuovamente nella mafaradda per condirlo con olio, sale, pepe e un po' di cipolla grattugiata.
Con le rimanenti cipolle, tagliate a fette larghe, si fonderà invece la "pignata", un apposito recipiente in terracotta con buchi al fondo, simile ad un colapasta, nel quale si verserà il cuscus già condito. Inizia a questo punto la fase di cottura.
Collocata la pignata su una pentola di uguale diametro, riempita parzialmente d'acqua, si salderà la giuntura con una "cuddura" un impasto cioè di farina e acqua, che farà da cintura fra i due tegami impedendo al vapore di fuoriuscire dai lati.
La cottura del cuscus, a fuoco bassissimo, si protrattà per due ore e bisognerà badare bene che il livello dell'acqua non tocchi mai la semola della pignata che dovrà cuocere a vapore.




Pelate 1kg di pomodori maturi e togliete loro i semi. Tagliuzzateli e versateli in un'insalatiera assieme a 4 spicchi d'aglio affettato finemente, sale, peperoncino rosso in polvere, 2 o 3 foglie di basilico ed 1 bicchiere e mezzo di olio vergine d'oliva. Mescolate bene, coprite l'insalatiera e lasciate riposare la salsa per almeno 3 ore.
Lessate 700g di spaghetti e, quando saranno al dente, versateli nel classico largo piatto di ceramica insieme alla salsa, completando con abbondante caciocavallo grattugiato.




Pelare e tagliare a pezzetti i pomodori nettati e metterli in infusione in una terrina col trito d'aglio e basilico, col sale e pezzetti di peperoncino, per qual che ora. Lessare in acqua salata i bucatini.
A fime cottura tirarli fuori col forchettone ed amalgamarli con la salsetta preparata prima e con la ricotta salata o il pecorino.




Rosolare nell'olio l'aglio assieme al prezzemolo, ai pomodori nettati e fatti a pezzetti e al peperoncino.
Unire i filetti di peperoni arrostiti e quelli del peperone crudo.
Lessare i maccheroni al dente in acqua salata e condirli con questo intingolo e col pecorino grattugiato.





Lessare al dente il cavolfiore in acqua un po' salata.
Rosolare la cipolla affettata, unirvi la pasta, i pinoli e, dopo un po', il cavolfiore tagliato a pezzetti. Aggiungere un po' dell'acqua di cottura del cavolfiore. Far cuocere con lo zafferano, i filetti d'acciuga a pezzetti e il pepe.
Con la restante acqua di cottura del cavolfiore, lessare i maccheroncelli, scolarli e "arriminarli" nel tegame con la salsa preparata prima.





Con la carne di maiale, la cipolla e l'estratto, preparate nel modo consueto un ragù. A fine cottura togliete dal tegame il pezzo di carne e trituratelo nel tagliere.
Lessate il broccolo, scolatelo e tagliatelo a pezzetti, che infarinerete e friggerete in padella, con olio abbondante.
Nell'acqua di cottura del broccolo lessate i bucatini, scolateli al dente e conditeli col sugo del ragù. Prendete una teglia unta e spolverata di pangrattato, versatevi parte della pasta e alternate a strati con i broccoli fritti, la tuma a fette, le mandorle abbrustolite e triturate, le uova sode a pezzi, la carne sminuzzata.
Coprite con la rimanente pasta, versatevi sopra il sugo di maiale che avrete tenuto da parte e passate a forno caldo per circa mezz'ora.




Rosolare nell'olio il trito d' aglio e prezzemolo, assieme al peperoncino a pezzetti e la bottarga affettata e ammorbidita nell'olio.
Mescolare continuamente con il cucchiaio di legno. Lessare i bucatini al dente in acqua salata, scolarli e amalgamarli a questa salsetta tenuta in caldo. Cospargere i piatti di foglioline di basilico fresco e non usare assolutamente nessun tipo di formaggio.





Imbiondire l'aglio con l'olio, i filetti d'acciuga, il prezzemolo, i pinoli e l'uva passa. Lessare le lingue di passero o le trenette al dente.
Scolarle e amalgamare con la salsina preparata prima. Cospargere con il pangrattalo abbrustolito prima e pezzetti di peperoncino. Servire subito.




Lessare i finocchietti in acqua un po' salata, dove poi cuoceranno i bucatini. Lavare, tog1iere la testa e la spina centrale delle sarde, che vanno aperte tenendoe unite per il dorso. Tritare i finocchietti e soffriggerli con le cipolle tritate, le acciughe diliscate, il pepe, i pinoli, lo zafferano, l'uva passolina, l'o1io e metà delle sarde. Lessare i bucatini nell' acqua dei finocchietti, scolarli e amalgamarli con due terzi della salsa preparata prima. Mettere tutto in un tegame, coprire con il resto delle sarde passate nel resto della salsa, cospargere di mandorle abbmsto1ite e tritare e infornare per 10 minuti.




In una padella, soffriggete l'aglio nell'olio, quando l'olio si raffredda un pochino aggiungetevi le acciughe e i capperi dissalati e lasciate che i sapori si fondano.
Aggiungete del prezzemolo a piacere. In una piccola padella, tostate il pangrattato in un po' d'olio e sale fino a che si dori.
Potete utilizzare del pangrattato fatto in casa purchè non sia stato grattato troppo finemente.
Quando gli spaghetti sono pronti, coprite con della salsa e cospargete con il pangrattato fritto.




Pelare le mandorle (dopo averle sbollentate per qualche istante), tostarle al forno e tritarle molto finemente.
Spezzettate i pomodori e pestarli in un mortaio con sale, basilico, pepe e uno spicchio d'aglio.
Quando la salsa sarà ben amalgamata, aggiungere un po' d'olio e le mandorle tritate. Frattanto, in una padella a parte, fate dorare il pangrattato.
Cuocere la pasta in acqua bollente salata, scolarla e condirla con il pesto di pomodori e mandorle. Collocarla nel piatto di portata, cospargerla con il pangrattato e servirla calda.




Quasi subito, mettere il riso (circa 400 g) e girare spesso,aggiungendo acqua bollente con dadi di carne già sciolti. A cottura, scenderlo ed aggiungervi una noce di burro e molto parmigiano grattugiato.


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